Baghdad, raid Usa uccide il generale iraniano Soleimani | Teheran: “Da Washington atto di terrorismo”
Ucciso anche il numero due delle Forze di mobilitazione popolare Nell’attacco è stato ucciso anche Abu Mahndi al-Muhandis, il numero due delleForze di mobilitazione popolare, la coalizione di milizie paramilitari sciite pro-iraniane attive in Iraq, che in questi giorni hanno coordinato le proteste davanti all’ambasciata Usa. Oltre a Soleimani e al-Muhandis sono morti 5 membri delle Forze di mobilitazione popolare e un altro esponente di Teheran.
Il tweet di Trump Dopo la notizia del raid e della morte di Soleimani, l’inquilino della Casa Bianca si è limitato a postare la foto di una bandiera americana su Twitter.
Khamenei: “Resistenza agli Usa sarà più forte, ora vendetta” La Guida Suprema iraniana Ali Khamenei ha chiesto tre giorni di lutto in Iran sottolineando che l’uccisione del generale raddoppierà la motivazione della resistenza contro gli Stati Uniti e Israele. “Il lavoro e il cammino del generale Qassem Soleimani non si fermeranno e una dura vendetta attende i criminali, le cui mani nefaste sono insanguinate con il sangue di Soleimani e altri martiri dell’attacco della notte scorsa”, ha sentenziato Khamenei.
Polemiche in Usa Polemiche in Usa dopo l’attacco che è stato ordinato senza il parere del Congresso. Donald Trump ha gettato “dinamite in una polveriera” con l’attacco che ha ucciso il generale iraniano Qassem Soleimani. Lo ha evidenziato il candidato dem alla Casa Bianca, Joe Biden. Per l’altra candidata Elizabeth Warren “bisogna evitare una costosa guerra”, anche se “Soleimani era un assassino responsabile della morte di migliaia di persone, inclusi centinaia di americani, la mossa è stata avventata”.
Pompeo twitta un video: iracheni ballano per la liberazione Gli “iracheni ballano in strada per la libertà: grati che il generale Soleimani non ci sia più”: lo scrive su Twitter il segretario di Stato americano Mike Pompeo, che pubblica un video in cui si vede un corteo di persone correre lungo una strada reggendo tra le mani – sopra la testa – una lunga bandiera irachena.
Israele in allerta Israele ha riunito lo stato maggiore della Difesa e ha elevato lo stato di allerta. Per Tel Aviv, non è da escludersi una controffensiva. Secondo l’intelligence israeliana il generale iraniano aveva avuto un ruolo di primo piano nel progressivo potenziamento militare degli Hezbollah libanesi e delle ali militari di Hamas e della Jihad islamica a Gaza, nonché nella penetrazione militare iraniana in Siria.
La Jihad palestinese: “L’America ha spalancato le porte dell’inferno” La Jihad palestinese ha promesso di reagire: “Il gen. Qassem Soleimani è stato ucciso dal nemico americano-sionista mentre si trovava al fronte. Ci stringeremo tutti assieme contro questa aggressione”, è stato affermato in una nota. Un esponente di Hamas, Bassem Naim, ha avvertito che la sua scomparsa rischia di destabilizzare la Regione. Espressioni di cordoglio sono giunte anche dal Fronte popolare per la liberazione della Palestina. “Soleimani era un leader che amava combattere sul terreno – ha dichiarato in un comunicato. – Si era schierato con la resistenza in Palestina,in Libano, nello Yemen e ovunque”. “Con questa uccisione – ha aggiunto – l’America ha spalancato le porte dell’inferno”.
Sale il prezzo del petrolio Balzo del petrolio con l’attacco all’aeroporto di Baghdad e la morte del generale iraniano. Il Wti sale ai massimi degli ultimi quattro mesi e rivede quota 63 dollari. Il Brent avanza del 3,5%
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