Iran, decine di migliaia in strada protestano per l’uccisione di Soleimani: «Morte all’America»

Iran, decine di migliaia in strada protestano per l'uccisione di Soleimani: «Morte all'America»

Decine di migliaia di persone sono scese in strada in Iran per protestare contro i «crimini» statunitensi, dopo che i raid statunitensi hanno ucciso il generale Qassem Soleimani a Bagdad. Inneggiando «Morte all’America» e sollevando immagini del comandante ucciso, i manifestanti hanno riempito le strade per diversi isolati nel centro di Teheran dopo le preghiere del venerdì. «L’asse di ogni male è l’America», e «Leader della nostra rivoluzione, condoglianze, condoglianze», alcuni dei cori intonati. L’agenzia di stampa statale iraniana Irna ha riportato di manifestazioni simili nelle città di Arak, Bojnourd, Hamedan, Hormozgan, Sanandaj, Semnan, Shiraz e Yazd.

Il discorso di Khamenei

Nel suo discorso di condanna all’azione l’ayatollah Seyyed Ali Khamenei ha promesso «vendetta» ed espresso le sue condoglianze alla moglie e ai figli dell’ex comandante delle Forze al-Quds. «Cara nazione iraniana, il glorioso e grande comandante dell’esercito islamico è salito al cielo. Le anime sublimi dei martiri hanno preso tra le loro braccia anche l’anima di Qassem Soleimani. Alla fine di anni di devozione e di combattimenti coraggiosi nei campi di battaglia contro le forze sataniche e malvagie del mondo, il suo desiderio di morire da martire sul cammino di Allah si è esaudito e il suo sangue è stato versato dai peggiori e depravati degli esseri umani. Ora, una vendetta implacabile attenderà i criminali che si sono sporcati le mani con il suo sangue».

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