Usa-Iran, ma Trump ha un piano? Le 4 domande chiave dopo l’uccisione di Soleimani
L’assassinio del generale iraniano Qassem Soleimani da parte degli americani è un fatto sconvolgente che — visto dal miglior giornale del Medioriente, Haaretz, e dal suo miglior analista, Anshel Pfeffer — pone «due questioni critiche sull’Iran e due sugli Usa». Vediamole.
1) L’Iran abbandonerà la sua prudenza?
Dalla tremenda guerra degli anni ‘80 con l’Iraq, che gli costò oltre un milione di morti, l’essenza della strategia del regime — totalmente incarnata da Soleimani — è stata evitare un altro conflitto in campo aperto. «Ora sia la sua assenza nelle discussioni tra i leader sia la rabbia generata dalla sua morte possono scalfire questa cautela». La gamma di obiettivi possibili per la rappresaglia è ampia. In ogni caso, l’Iran deve calibrare l’escalation, se non vuole che il conflitto tocchi il suo territorio. E il suo stratega principe non c’è più.
Pages: 1 2