Il governo: giù le tasse da luglio. “Una mano alla classe media”

di ANTONIO TROISE

Roma, 7 gennaio 2020 – Si parte dal cuneo fiscale. Ma l’obiettivo è arrivare a una riforma dell’Irpef che cominci davvero a tagliare le tasse anche al ceto medio. Parola di Antonio Misiani, viceministro dell’Economia, che spiega che, con l’intervento sul cuneo fiscale, i lavoratori dipendenti oggi sono esclusi dal bonus 80 euro di Renzi, potranno guadagnare fino a mille euro netti all’anno in più. E assicura che ci sarà una salvaguardia per coloro che guadagnano meno di 26mila euro e che rischiano di essere penalizzati.

Da luglio scatta l’intervento sul cuneo fiscale. Sarà un primo passo verso la riduzione delle tasse?
“Ridurre e riequilibrare il carico fiscale è un obiettivo strategico del governo. Dobbiamo alleggerire il peso delle tasse su chi lavora e chi fa impresa, recuperando le risorse necessarie dall’evasione, dalle rendite improduttive, da chi inquina. L’Italia ha bisogno di un sistema fiscale adatto alle sfide economiche e sociali del XXI secolo”.

Cosa cambia, in concreto, per i dipendenti dal 2020?
“La legge di bilancio ha stanziato 3 miliardi nel 2020 e 5 miliardi dal 2021 per tagliare le tasse ai lavoratori dipendenti e ai collaboratori con reddito fino a 35mila euro lordi l’anno, con un vantaggio che arriverà a regime fino a mille euro annui netti in più per chi oggi non ha diritto al bonus 80 euro”.

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