Rimborsi, 47 grillini nella lista nera. E ora Di Maio rischia la leadership
di ELENA G. POLIDORI
Roma, 8 gennaio 2020 – Luigi Di Maio potrebbe lasciare la leadership del M5s? Le voci, che si rincorrono ormai da settimane, di un possibile passo indietro del ministro degli Esteri dalla guida del Movimento, sono seccamente smentito dallo stretto entourage del capo grillino. Ma il dato di fatto è che ormai “Luigi” ha perso il controllo dei gruppi parlamentari. E quelli che se ne sono andati, o sono stati cacciati, soffiano sul fuoco di una balcanizzazione del partito sempre più evidente.
Il neo espulso senatore Gianluigi Paragone promette di farla pagare, forse anche costituendo un nuovo gruppo a Palazzo Madama con i fuoriusciti grillini (passati e venturi) e alla Camera l’ex ministro Fioramonti parla di “evidente deficit di democrazia interna” e con il suo futuro partito “Eco” punta ad attrarre quella parte di sinistra dei grillini che non si riconosce più nella linea espressa da Di Maio, spaccando il partito.
Il tutto mentre si sta consumando l’ennesima resa dei conti, ancora una volta legata alla questione delle rendicontazioni, che in parecchi parlamentari, per un motivo o per un altro, hanno messo di fare.
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