Di Maio: «Libia, attacchi gratuiti al premier. La Ue parli con una voce sola»
ROMA Luigi Di Maio, l’incontro fallito con Al-Sarraj e Haftar è stato un pasticcio. Cosa non ha funzionato?
«L’impegno dell’Italia è massimo, in questi giorni sono stato a Bruxelles, Istanbul, Il Cairo e sono appena rientrato da Algeri. Dall’Iran alla Libia ci troviamo di fronte a cornici complesse, serve prudenza, bisogna agire con responsabilità. Gli attacchi rivolti a Conte sono gratuiti e ingiustificati, il presidente sta dando il massimo. Ricordo a tutti che è lui l’autore della Conferenza di Palermo».
L’incaricato di Mosca per la Siria ha spiegato che «l’Italia non è riuscita a organizzare in modo corretto l’incontro». La Farnesina ha organizzato o coordinato l’incontro?
«Il presidente ha la sua agenda, specie se deve ricevere un omologo. Il governo si muove in sintonia».
Perché si è deciso di incontrarli nello stesso giorno e di vedere prima Haftar, accusato tra l’altro della strage dei cadetti? Scelta di Conte o Di Maio?
«Non provate a metterci l’uno contro l’altro, perché non è così.
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