I 5 stelle processano Di Maio e Rousseau

Se, come probabile, il M5s avrà un risultato modesto, per Di Maio e Casaleggio si aprirà la strada per un’uscita di scena nemmeno troppo morbida. Gli Stati generali, che il leader Di Maio immaginava come teatro di consolidamento della sua leadership, potrebbero trasformarsi in una sorta di processo per i responsabili di una parabola di consenso drammatica. E per allora – si parla di marzo – già dovrebbe essere attiva la componente di Fioramonti: governista, ecologica, con probabili connessioni a Italia in Comune di Federico Pizzarotti. Mentre sull’altra sponda, quella anti-contiana, con Gianluigi Paragone che è già in moto e ha lanciato un primo appuntamento per il 17 gennaio a Catania: “Rimettiamoci in Movimento”.

Tutto rinviato, dunque? I senatori però scalpitano. Chiedono, prima di tutto, che il perimetro del M5s resti nell’ambito della maggioranza, sostenendo che non c’è alcuna intenzione di strappi nei confronti del governo. Nel mirino ci sarebbe non solo Di Maio ma in qualche modo anche Grillo, visto che per il comico sarebbe previsto non più il ruolo di garante, ma di presidente. E per quanto riguarda il tema delle restituzioni, si suggerisce di versare su un conto corrente gestito da un organismo trasparente. Ultimo punto: sottrarre la piattaforma Rousseau a Casaleggio, destinarla ad un gruppo di garanti e ripristinare il fondo per il microcredito.

QN.NET

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.