Controllare le escalation è un’illusione. L’errore dell’Iran non va sottovalutato
Naturalmente l’Iran non è in grado di scatenare una guerra mondiale. Le sue minacce sono tutt’al più regionali. Ma la regione nel suo insieme è di grande importanza strategica e vede il diretto coinvolgimento, oltre che degli USA, anche della Russia e della Cina: le maggiori potenze militari globali. L’abbattimento per errore di un aereo di linea deve risuonare come un campanello d’allarme che sarebbe sciocco ignorare.
I rischi aumentano anche a causa della crescente confusione ed erraticità dei comportamenti. La decisione del Presidente Trump di uccidere un alto ufficiale iraniano mentre era di passaggio in Iraq, ospite di quel governo, ha violato molte regole, sia giuridiche che diplomatiche. Di fatto si è trattato di un atto di guerra contro l’Iran, giustificato, secondo il Presidente americano, dal fatto che l’Iran avrebbe condotto una serie di atti offensivi contro gli USA. In altri termini, secondo la Casa Bianca, i due paesi sarebbero in guerra. Tuttavia questa guerra non solo non è mai stata ufficialmente dichiarata (né approvata secondo le previste procedure costituzionali), ma non sembra prevedere, almeno per ora, una sua continuazione in campo militare. È una sorta di guerra potenziale che esiste o meno a seconda delle circostanze.
Cose molto simili accadono in Siria, in Yemen, in Libia, tra India e Pakistan o in Ucraina, e ancora i vari altri luoghi. Questo stato di indeterminatezza politica e giuridica è ulteriormente aggravato dalle continue operazioni offensive condotte nello spazio cibernetico sia da singoli Stati che da gruppi di operatori più o meno autonomi, sponsorizzati o controllati dai vari governi. Una sorta di guerra invisibile resa più complessa e pericolosa dalla grande difficoltà di attribuire con certezza la paternità degli attacchi e quindi anche la legittimità di eventuali controffensive.
Proseguire in questa direzione può rivelarsi molto pericoloso e controproducente per tutti. Abbiamo accumulato enormi capacità distruttive che sarebbe irresponsabile utilizzare in modo anarchico o incontrollato.
L’HUFFPOST
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