“I libri come cura. Così ho inventato la farmacia letteraria”
di LAURA MONTANARI
14 gennaio 2020 C’è una libreria di 35 metri quadrati a Firenze che da oggi è anche un romanzo edito da Mondadori: “La Piccola Farmacia letteraria”. L’ha scritto Elena Molini, 37 anni, un master in editoria e una sfida coraggiosa, aprire per davvero una minuscola libreria indipendente in un paese che legge poco. L’avventura comincia un anno fa in via di Ripoli, strada lontana dal centro.
La farmacia letteraria è un posto in cui si consigliano libri come fossero medicine?
“L’idea è proprio questa, libri terapeutici per curare i vari stati d’animo. Ogni libro ha un bugiardino, cioè quei foglietti illustrativi che si trovano nei farmaci e che da noi invece guidano il lettore nella scelta del romanzo, del saggio o della raccolta di poesie”.
Li scrive lei i bugiardini?
“Sì, ma ogni mese mi consulto con tre mie amiche coinvolte nel progetto: una psicologa e due psicoterapeute. Nel bugiardino scrivo indicazioni, posologia ed effetti collaterali. Non la trama: semmai informazioni per indagare emozioni e stati esistenziali contenuti nel libro. Il nostro catalogo raccoglie libri che coprono 95 tra stati d’animo e sentimenti”.
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