La Consulta boccia il referendum sulla legge elettorale: “Troppo manipolativo” | Salvini: “E’ una vergogna”
Inammissibile anche il conflitto sollevato dalle Regioni La Consulta ha anche dichiarato inammissibile il conflitto fra poteri proposto da cinque degli otto Consigli regionali che avevano promosso il referendum. La ragione è che la norma oggetto del conflitto avrebbe potuto essere contestata in via incidentale, come in effetti avvenuto nel giudizio di ammissibilità del referendum.
Salvini: “E’ una vergogna, è difesa del vecchio sistema” “È una vergogna, è il vecchio sistema che si difende: Pd e 5 Stelle sono e restano attaccati alle poltrone. Ci dispiace che non si lasci decidere il popolo: così è il ritorno alla preistoria della peggiore politica italica”. Lo ha detto Matteo Salvini commentando la bocciatura del referendum.
Zingaretti: “Caduto altro bluff di Salvini” “Un altro bluff di Salvini è caduto. Ora avanti per cambiare davvero l’Italia”. Lo ha scritto su Twitter il segretario del Pd Nicola Zingaretti, commentando la decisione della Consulta.
Di Maio: “Seguiamo la strada del proporzionale” Sulla sentenza della Consulta è intervenuto anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che ha detto: “Seguiamo la strada del proporzionale affinché tutti i cittadini italiani siano effettivamente rappresentati in Parlamento”.
D’Incà: “Ora vanti su legge elettorale proporzionale” Dopo il pronunciamento della Corte costituzionale, noi continuiamo ad andare avanti per superare il Rosatellum e dare al Paese una legge elettorale proporzionale con soglia alta che garantisca un sistema politico più coeso, Camere piuù rappresentative e governi più stabili”. Lo ha scritto su Twitter il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà.
TGCOM
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