M5S, Di Battista pronto a lanciare la sua proposta. In 15 verso la sospensione
Come con il caso Nuti
La strada, però, in vista degli Stati generali è ancora lunga. Specie a livello parlamentare. Tra martedì e mercoledì si dovrebbe abbattere la scure dei probiviri sui morosi della restituzione. Alla fine, sembra che nel Movimento abbia prevalso una linea simile a quella che venne adottata per l’ex capogruppo Riccardo Nuti. Le espulsioni dirette dovrebbero essere pochissime, ma una quindicina di parlamentari riceveranno invece una maxi-sospensione dal Movimento, misura che in passato è stata il viatico per il passaggio al gruppo misto. E i numeri al Senato per la maggioranza potrebbero diventare ancora più ballerini.
Contestualmente i Cinque Stelle stanno studiando se far partire le cause per richiedere ai fuoriusciti la penale da centomila euro «prevista» per i cambi di casacca. Una mossa che potrebbe frenare — almeno al momento — altri addii. Nel Movimento, intanto, comincia a far discutere anche il nuovo criterio (opzionale) individuato dal comitato di garanzia per le restituzioni dei parlamentari. Gli eletti del Movimento potranno «donare» mensilmente una cifra forfettaria di tremila euro.
Le indiscrezioni, però, hanno già creato un dibattito tra deputati e senatori, con i primi che evidenziano come gli inquilini di Palazzo Madama guadagnino più di loro e come quindi, in proporzione, non ci sia equità. Un dibattito tutto interno che rischia però di compromettere ulteriormente i già labili equilibri. «Ogni giorno ci troviamo davanti a una questione diversa: ormai volano gli stracci anche per cose irrisorie: come possiamo pensare di proseguire in questo modo per tre anni? », si domanda un pentastellato.
CORRIERE.IT
Pages: 1 2