Si schianta con l’elicoterro: Kobe Bryant muore a 41 anni
Kobe era nato negli Usa ma aveva trascorso la sua infanzia in Italia per gli impegni di lavoro del padre: era un grande tifoso del Milan, parlava correttamente l’italiano ed era un grande padre di famiglia che lascia tristemente la moglie Vanessa e altre tre figlie Natalia Diamante di 17 anni, Bianka Bella di tre anni e Capri Kobe nata solo 7 mesi fa.
Una carriera da sogno
La carriera da professionista di Kobe inizia nel 1996 a 18 anni e sempre tra le fila dei Los Angeles Lakers con cui ha giocato 1346 partite in carriera realizzando oltre 33600 punti, 33.643 per l’esattezza. Con la Nazionale statunitense ha partecipato ai FIBA Americas Championship 2007 e ai giochi olimpici di Pechino 2008 e di Londra 2012, vincendo la medaglia d’oro in tutte e tre le manifestazioni. Si è ritirato dai parquet Nba nel 2016 all’età di 38 anni lasciando un grande ricordo nelle menti dei tanti appassionati di sport e di basket come esempio in campo e fuori.
Bryant si è ritirato nel 2016 all’età di 38 anni ed è considerato da tutti nell’ambient e non solo come uno dei giocatori più rappresentativi nella storia del basket, dell’Nba e dello sport in generale. Kobe ha militato per ben 20 anni sempre nello stesso team, i Los Angeles Lakers di cui è divenuto ben presto un simbolo, un’icona, il capitano, il fenomeno imprescindibile che rientra in assoluto tra gli sportivi più conosciuti e famosi al mondo.
Il cordoglio del Milan
Bryant non ha mai fatto mistero di essere un grande tifoso del Milan che qualche tempo fa lo ospitò a Milanello regalandogli una maglia a lui dedicata. Il club rossonero sui social network ha espresso il suo cordoglio per questa tragedia ed ha salutato l’ex fuoriclasse dell’Nba:
L’Italia nel suo cuore
Kobe, come detto, è cresciuto in Italia e la sua formazione culturale è stata fortemente influenzata dalla sua esperienza di vita nel Bel paese e lui non ha mai fatto mistero di avere ricordi bellissimi della sua infanzia. Il Black Mamba infatti nasce negli States, a Philadelphia, ma ben presto si trasferisce in Italia dove dai 6 ai 13 anni viaggia parecchio spostandosi nelle varie città dei club per i quali giocava il padre. Tra il 1984 e il 1991 passò da Rieti a Reggio Calabria per andare poi a Pistoia e infine a Reggio Emilia.
Curiosità sulla stella Nba
I suoi genitori decisero di chiamarlo Kobe in onore alla pregiata qualità di carne bovina assaporata dai genitori del fenomeno di Philadelphia in un viaggio in Giappone. Secondo quanto riportato dalla rivista Forbes, inoltre, nel 2014 è stato il decimo sportivo più pagato di sempre con con un guadagno di 49,5 milioni di dollari. L’ex Los Angeles Lakers è stato a capo della Kobe Bryant China Fund per favorire l’educazione scolastica e sportiva dei ragazzi in Cina e nel 2011 ha fondato con sua moglie Vanessa la Kobe & Vanessa Bryant Family Foundation, con cui si è impegnato duramente nel sociale verso i più giovani abitanti di Los Angeles che versano in difficoltà economiche e sociali.
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IL GIORNALE
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