Coronavirus, italiani via da Wuhan: dubbi sul piano di evacuazione
Capodanno cinese più lunghe per contenere la diffusione – Mentre il bilancio delle vittime è salito a 80, Pechino tenta di contenere la diffusione della malattia estendendo le vacanze del Capodanno cinese per indurre i cittadini a restare in case evitando di diffondere l’infezione. Hong Kong ha annunciato il divieto di ingresso ai visitatori della provincia continentale cuore dell’epidemia e alle agenzie di viaggio è stato ordinato di annullare i tour di gruppo a livello nazionale.
Assistenza dalla Farnesina agli italiani che resteranno – Il capo dell’Unità di crisi Stefano Verrecchia ha chiarito che la quarantena, che sarebbe sia in uscita si in entrata di Wuhan, è “un’ipotesi allo studio dell’Italia con gli altri partner”. E in ogni caso l’evacuazione dei connazionali sarebbe possibile soltanto dopo l’ok delle autorità cinesi. Per quelli che invece scelgono di restare, Verrecchia ha spiegato che l’ambasciata a Pechino “sta provvedendo a tutte le misure del caso” per fornire loro assistenza.
Timori tra i connazionali – Tra gli italiani presenti a Wuhan in queste ore c’è incertezza sul da farsi. La maggioranza di loro ha espresso forti dubbi. C’è “scarsa chirezza sulle mosse successive – dice uno di loro -. E se ci fosse un ospedale militare per la quarantena, cosa succederrebbe dopo?”. E un altro, ammettendo gli sforzi della Farnesina, spiega: “La sensazione è che la Cina non voglia rompere il fronte del divieto di lasciare la città”. Inoltre, molti degli interessati ritengono che un trasporto in autobus sia “rischioso” e quindi in molti preferirebbero, senza un percorso più chiaro, restare chiusi in casa a Wuhan.,
Gli altri stranieri e i piani di fuga – Ai piani di evacuazione hanno iniziato a lavorare per primi gli Stati Uniti, il primo Paese fuori dall’Asia in cui si sono registrati casi di coronavirus. Washington ha inmente un ponte aereo per i circa mille americani nella provincia di Hubei, incluso il personale diplomatico, e l’obiettivo è farli partire martedì. Sempre che Pechino decida di autorizzarlo. Lo stesso sta facendo Tokyo, Per i circa 700 giapponesi a Wuhan, il governo metterà a disposizione alcuni aerei. Anche Parigi è in contatto con Pechino per preparare l’evacuazione dei circa 500 francesi che si trovano in città e nelle aree limitrofe.
TGCOM
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