Fase nuova politica nuova. E vale anche per la Lega
Qualche buon consiglio potrebbe chiederlo a Silvio Berlusconi. Dopo il ribaltone del 95, infatti, nessuno scommetteva sulla sua capacità di resistere all’opposizione. Ma Berlusconi sorprese tutti e il suo deserto lo attraversò davvero. Come fece? Facendo politica. Rivide stile e priorità, tenne il primo congresso di Forza Italia, entrò nel Partito popolare europeo, sanò la frattura con Bossi, diede vita al Polo per le libertà con An e centristi, cementò un’alleanza politica estesa alla Lega che gli consentì di vincere le regionali del 2000, tentò di riformare le istituzioni con la sinistra, concorse ad eleggere Carlo Azeglio Ciampi presidente della Repubblica. Dimostrò di essere leader non solo di un partito, ma di una coalizione e seppe tessere quella tela interna ed internazionale che nel 2001 gli altri consentì di far nascere il governo più longevo della storia repubblicana.
Se Matteo Salvini spera davvero di ricoprire un giorno la funzione di presidente del Consiglio deve guadagnarsi sul campo la credibilità istituzionale che gli manca e deve preoccuparsi di rafforzare non solo la Lega ma l’intero centrodestra. Deve fare, insomma, l’esatto contrario di quel che sta facendo.
*senatore di Forza Italia
IL GIORNALE
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