Coronavirus, 492 morti, 200mila sotto osservazione. L’odissea della nave giapponese: 10 contagiati a bordo
La nave giapponese
Sono chiusi nelle loro cabine da un giorno i passeggeri della nave da crociera Carnival ormeggiata davanti al porto di Yokohama, che la scorsa settimana ha trasportato un 80enne poi sbarcato a Hong Kong e risultato contagiato dal coronavirus. Le autorità giapponesi stanno effettuando test su gran parte dei 3.700 passeggeri, tra turisti e membri dell’equipaggio, e finora sono stati trovate dieci persone positive. Le procedure di screening però procedono a rilento e finché non saranno ultimate il governo giapponese non farà scendere nessuno.
Aerei a terra, roulette ferme
Dopo l’appello di Francia, Germanie e Regno Unito ai loro cittadini a lasciare, se possibile, la Cina, si allargano le limitazioni ai viaggi da e per il Dragone. Due compagnie americane, United e American Airlines, hanno bloccato anche i voli anche per Hong Kong. Nell’ex colonia inglese continua lo sciopero dei medici, che chiedono alla Chief executive Carrie Lam di chiudere del tutto il confine con la Cina. Dall’altra parte del delta del Fiume delle perle le autorità di Macao hanno deciso di chiudere i casinò, principale fonte di introiti della città.
Impatto economico
Il consigliere economico della Casa Bianca Larry Kudlow ha ammesso che la crisi sanitaria ritarderà il boom delle esportazioni americane verso la Cina, parte dall’accordo “Fase uno” sui dazi siglato a gennaio dai due Paesi. Per il secondo giorno consecutivo le Borse cinesi (spesso condizionate da acquisti “pilotati” dal governo) e quelle asiatiche sono in territorio positivo. Dopo quella di domenica, ieri la Banca centrale della Repubblica popolare ha varato una nuova mega iniezione di liquidità da 57 miliardi di dollari per puntellare il sistema finanziario.
REP.IT
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