Decollata Solar Orbiter, che svelerà i segreti del Sole
di MATTEO MARINI
VOLA Solar Orbiter, verso il Sole, per mostrarcelo come non lo abbiamo mai visto prima e svelare i segreti su come si muovano le correnti infuocate che scaturiscono dalla sua imponente fornace. La sonda dell’Agenzia spaziale europea è decollata da Cape Canaveral alle 5.03 ora italiana, in testa a un razzo Atlas V della United Launch Alliance (Ula), il vettore le ha dato la spinta necessaria per iniziare il suo viaggio verso il centro del Sistema solare. Circa due anni per raggiungere l’orbita prestabilita, dalla quale osserverà il Sole e misurerà “in-situ”, immerso nel plasma del vento e delle eruzioni solari, quello che accade attorno. Tutto per conoscere meglio la gigantesca macchina, come un laboratorio di fisica nucleare e del plasma, che ci riscalda, ci nutre, ma può anche diventare violento e dannoso per la nostra civiltà tecnologica.
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Bip: “Tutto bene quassù”
Il razzo ha squarciato il cielo notturno della Florida, arrivando dopo pochi minuti a essere visibile anche dai Caraibi. Il razzo ha sistemato subito il carico in una orbita “di parcheggio” attorno alla Terra. Dopo circa 50 minuti il cargo, la sonda ‘nuda’, si è separata dal secondo stadio a un’altitudine di circa 240 chilometri, dopo l’ultimo “burn”, l’accensione del razzo che ha dato la spinta finale per la fuga dalla gravità terrestre e iniziare la traversata. A quel punto il compito della Ula, che ha fornito il servizio di lancio, è terminato. Il comando delle operazioni è passato al centro Esa di Darmstadt (Esoc, lo Space operation center), in Germania, dove l’italiano Andrea Accomazzo e il suo team della sala controllo hanno atteso il “bip”.
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