Giorgia Meloni ora preoccupa Salvini: sondaggi, viaggi in Usa e maxi cene con i fan
Il video «Io sono Giorgia», con milioni di visualizzazioni, è ormai lontano. Ma attorno alla presidente di Fratelli d’Italia si consolidano altri indizi di popolarità, magari meno pirotecnici dei dati di quel remix, ma più solidi. Intanto Giorgia Meloni, secondo le rilevazioni Ipsos, è stabilmente sul podio dei leader più apprezzati: il premier Conte in testa, lei e Salvini a battersi per il secondo posto. Poi ci sono i sondaggi sul partito, in crescita costante fino al 12%, un record, registrato a inizio febbraio. Infine, ed è il «mattone» più robusto, ci sono i voti veri: in Emilia-Romagna (8,6%) e Calabria (10,9%) FdI è stato il partito che proporzionalmente è aumentato di più.
Di ritorno da un viaggio negli Stati Uniti, con il gotha dei giornali internazionali che la intervista come potenziale alternativa (sempre sovranista) a Salvini, inserita dal Timestra le 20 personalità che possono influenzare la politica europea nel 2020, il «momento magico» di Meloni poggia su fondamenta solide o è effimero come capita alle leadership di questi tempi? «Lei ha ricucito, lentamente, con tenacia, un mondo che era andato in pezzi», risponde Alessandro Campi, docente di Storia delle dottrine politiche a Perugia.
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