Zingaretti: no ai picconi, il Pd non ha avversari dentro la coalizione
ROMA«Non si può vivere sempre in mezzo al guado»: Nicola Zingaretti è notoriamente un uomo prudente. Per dirla con i suoi «non è un dinamitardo». Perciò non ripeterebbe mai le parole pronunciate ieri da Goffredo Bettini, che del segretario è amico oltre che fidato consigliere, e che ieri ha proposto di sostituire Italia viva con una pattuglia di responsabili. Cioè ha detto per la prima volta a chiare lettere quello che in molti nella maggioranza pensano, quello a cui alcuni si stanno attrezzando, nonostante le smentite di palazzo Chigi.
Ma Bettini è un battitore libero, Zingaretti, invece, è il segretario del Pd. A lui è richiesta maggior cautela. E pazienza. Però anche Zingaretti è stufo di questo andazzo: «Non si può vivere sempre in mezzo al guado», ripete a sera ai suoi, dopo l’ennesima giornata di polemiche e tensioni.
Bettini, qualche ora prima, ha detto la sua. Lo ha fatto con un post su Facebook: «Renzi è una tigre di carta. Il suo tentativo di creare un terzo polo sta naufragando così rapidamente da renderlo prigioniero di un attivismo autodistruttivo. Egli può fare ancora danni rendendo instabile l’azione del governo Conte. Ma c’è la possibilità di sostituire Iv con parlamentari democratici pronti a collaborare con Conte fino alla fine della legislatura».
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