Coronavirus, morto Liu Zhiming, il direttore dell’ospedale di Wuhan
La stessa incertezza avvolse la fine del dottor Li Wenliang, l’oftalmologo che aveva cercato di dare l’allarme sull’epidemia ed era stato censurato. Difficile dire perché anche sulla sorte di Liu Zhiming si sia alzata la nebbia. Probabilmente è dovuta alla scarsa consuetudine della stampa cinese con la cronaca a getto continuo: l’informazione e i suoi tempi in Cina di solito sono strettamente controllati dalla censura.
A Wuhan ci sono almeno 40 ospedali, diventati un calderone di ansia e dolore, difficile evitare errori di comunicazione. La Commissione sanitaria centrale nei giorni scorsi aveva annunciato che il personale sanitario ha subito 1.716 contagi e 7 morti. Il numero si è alzato a 3.019.
Il ministero dei Veterani (di guerra) propone di dichiarare «martiri» i lavoratori della sanità caduti in servizio contro il Covid-19. «Bisogna onorarli e dare alle loro famiglie lo stesso trattamento preferenziale di chi dà la vita in guerra». A Wuhan sono stati inviati di rinforzo 32.000 uomini e donne da tutti gli ospedali della Cina, 2.600 sono militari.
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