Intesa Sanpaolo lancia a sorpresa offerta su Ubi Banca. Volano i titoli a Piazza Affari
L’offerta. La banca guidata da Carlo Messina ha lanciato una offerta pubblica di scambio volontario sulla totalità delle azioni di Ubi Banca. Un’operazione, non concordata, ma nemmeno ostile, con Ubi che non commenta l’offerta, finalizzata a “consolidare la leadership” di Ca’ de Sass nel settore bancario con un gruppo in grado di realizzare utili superiori ai 6 miliardi di euro al 2022. Per ogni 10 azioni di Ubi portate in adesione all’offerta saranno corrisposte 17 azioni ordinarie di Intesa Sanpaolo di nuova emissione, valorizzando quindi Ubi 4,86 miliardi di euro. La cifra corrisponde ad un premio del 27,6% sui valori di Borsa di venerdì 14 febbraio pari a 3,3333 euro.
Il Cda di Intesa Sanpaolo sottoporrà all’assemblea straordinaria, convocata per il 27 aprile, la proposta di aumento di capitale a servizio dell’offerta. Con il perfezionamento dell’offerta, Intesa avrà accesso ad oltre 3 milioni di clienti, tra retail, pmi e private distanding, di Ubi. UnipolSai ha già raggiunto un accordo con Ca’ de Sass per rilevare, in caso di successo dell’Opa, i rami d’azienda delle compagnie assicurative Banca Assurance Popolari, Lombarda Vita e Aviva Vita, partecipate da Ubi. Il gruppo assicurativo bolognese sosterrà poi un aumento da un miliardo di euro per Bper di cui è primo socio per il 19,9%. La banca guidata da Alessandro Vandelli ha sottoscritto con Intesa un contratto che prevede l’acquisto di un ramo d’azienda composto da 1,2 milioni di clienti distribuiti su 400/500 filiali ubicate prevalentemente nel nord dell’Italia.
Entro venti giorni dalla data del 17 febbraio, Intesa Sanpaolo presenterà a Consob il documento d’offerta e allo stesso tempo le istanze per l’ottenimento delle autorizzazioni da parte di Bce, Banca d’Italia, Ivass e le autorità straniere interessate all’operazione. L’obiettivo dell’offerta è acquisire l’intero capitale sociale di Ubi ed il successivo delisting e fusione. Intesa Sanpaolo ritiene che la revoca delle azioni favorirà gli “obiettivi di integrazione, di creazione di sinergie e crescita del gruppo”.
Parla Carlo Messina. “Un nuovo capitolo della storia” dice il Ceo di Intesa Sanpaolo, “un’innovazione rilevante nella nostra strategia degli ultimi anni”, per rispondere alla “nuova fase” del settore bancario europeo che “richiede maggiori dimensioni, una più ampia capacità di investire e l’adozione di un nuovo modello di finanza sostenibile”.
Intesa Sanpaolo e Ubi
Banca potranno essere “uno dei leader del sistema bancario europeo”,
spiega il manager, che elenca i numeri:
“L’ammontare degli impieghi
sarà di circa 460 miliardi di euro; il risparmio che gli italiani
affidano alla nuova Banca supererà il valore di 1,1 trilioni di euro, i
ricavi saranno pari a 21 miliardi di euro”. I target per il gruppo
nascente sono: un utile netto di oltre 6 miliardi di euro nel 2022;
dividendi elevati e sostenibili con la previsione di un dividendo per
azione pari a 0,2 euro a valere sul 2020 e superiore a 0,2 euro a valere
sul 2021; riduzione dei crediti deteriorati senza costi per gli
azionisti; elevata solidità patrimoniale, con un common equity ratio
previsto a un livello superiore al 13%.
Inoltre, prosegue Messina,
la banca che nascerà potrà “garantire 30 miliardi di euro di credito
aggiuntivo nei prossimi 3 anni a sostegno dell’economia italiana;
aumentare
da 50 a 60 miliardi le nuove erogazioni a favore della Green Economy e
incrementare da 5 a 6 miliardi il plafond destinato a investimenti nella
circular economy; portare da 1,25 a 1,5 miliardi la capacità erogativa
del Fondo d’Impatto; puntare sull’ingresso di giovani nel nuovo Gruppo
grazie a un programma di 2.500 assunzioni, per promuovere il cambio
generazionale e sostenere l’occupazione;portare da 11,5 a 13,5 milioni
gli interventi a favore delle persone in difficoltà (distribuzione
pasti, posti letto, indumenti, cibo) nei prossimi tre anni”.
L’HUFFPOST
Pages: 1 2