“Non siamo più il paese di Schettino”. L’orgoglio di Meta per il capitano Arma
di NINO FEMIANI
Meta di Sorrento (Napoli), 19 febbraio 2020 – Le sue gesta fanno tornare alla mente l’epoca eroica della marineria di Meta di Sorrento
quando la ricchezza di armatori e capitani coraggiosi produsse il più
bel centro storico della Penisola Sorrentina dove anche la casa più
umile era impreziosita da raffinatezze architettoniche. Quel tempo, che
sembrava archiviato sotto la polvere dei libri di storia, poi raggiunto
da schizzi di fango dopo le imprese del metese Francesco Schettino che naufragò sugli scogli delle Scole al Giglio, ora è tornato a galla, grazie al coraggio e ai nervi d’acciaio di Gennaro Arma,
il ‘brave captain’ della Diamond Princess, la nave-lazzaretto
ormeggiata in Giappone dal 5 febbraio. Giuseppe Tito più di altri
conosce la ‘forza tranquilla’ del comandante. Non solo perché è suo
amico d’infanzia, ma anche perché di Gennaro, nativo di Meta di
Sorrento, è il suo sindaco.
“Come sto vivendo questi momenti? Con
trepidazione, come tutti i miei concittadini. Confido che finisca presto
e che Gennaro possa tornare a Meta. Ma vivo questi giorni anche con
orgogliosa partecipazione”.
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