Europa chiude sui massimi. A Milano fari accesi sul risiko bancario
A Milano occhi restano puntati su Intesa-Ubi
A Piazza Affari è rimasta alta l’attenzione sul risiko bancario e sul tentativo di matrimonio tra Intesa Sanpaolo e Ubi Banca. A beneficiare delle ipotesi di risiko bancario è stato soprattutto il Banco Bpm,
che il mercato vede come il prossimo protagonista di operazioni
straordinarie. Intanto, dopo un tentativo di rimbalzo in avvio, ha
chiuso in terreno negativo Banca Pop Er,
colpita dalle vendite sul coinvolgimento nella maxi operazione
Intesa-Ubi, con cui la banca dovrebbe acquistare 4-500 sportelli tramite
un aumento di capitale da circa 800 mln di euro. Gli acquisti premiano Stmicroelectronics, debole ieri dopo il warning di Apple.
Campari sotto pressione, deludono IV trimestre e prezzo recesso
Brusco scivolone di Davide Campari
all’indomani dei conti 2019 e dell’annuncio della proposta del cda di
trasferire nei Paesi Bassi la residenza legale del gruppo. Se qualche
operatore legge il calo come una reazione da “sell on news” legata al
fatto che le quotazioni avevano recuperato quota 9 euro nelle ultime
sedute, tornando ai massimi da un anno, altri operatori sottolineano il
fatto che il IV trimestre 2019 ha evidenziato ricavi sotto le attese e
che l’outlook sul 2020 è prudente sotto il profilo dei margini. Inoltre,
la società ha annunciato la proposta di trasferimento della sede in
Olanda, una operazione che deve essere approvata dagli azionisti e che
concede un diritto di recesso per i soci che non concorreranno alla
approvazione delle delibere sul riassetto: tale recesso, si fa notare, è
nettamente inferiore ai prezzi attuali (8,376 euro per azione).
Pirelli +3,33% in chiusura dopo i conti 2019 e i target del piano al 2022
Pirelli & C
registra una delle migliori performance del listino milanese dopo i
dati preliminari del 2019 e i target del piano al 2022. I risultati del
2019 sono in linea con le attese: il gruppo ha realizzato ricavi per
5,323 miliardi, in crescita del 2,5% sul 2018, e un ebit rettificato a
917,3 milioni, pari al 17.2% dei ricavi. L’indebitamento finanziario
netto scende a 3,024 miliardi dai 3,18 miliardi di dicembre 2018 per un
rapporto tra debito netto e ebitda rettificato ante costi di start up a
2,42 volte, anche in questo caso in linea con i target. Sul fronte del
business plan triennale, i ricavi sono visti a 5,8 miliardi di euro nel
2022, con una crescita media annua del 3%, e margine ebit rettificato in
crescita al 18%-19% dei ricavi (dal 17,2% di fine 2019).
Spread chiude in lieve rialzo a 136 punti, rendimento allo 0,94%
Seduta in leggero rialzo per lo spread BTp/Bund sul mercato secondario
dei titoli di Stato Mts. In chiusura il differenziale di rendimento tra
il BTp decennale benchmark (Isin T0005383309) e il pari durata tedesco è
indicato a 136 punti base, dai 133 punti del finale di ieri. Il
rendimento del BTp decennale benchmark si attesta nel finale allo 0,94%,
a fronte dello 0,93% del riferimento precedente.
Euro scende sotto soglia 1,08 dollari, petrolio in rialzo
Sul fronte dei cambi, la moneta unica resta debole verso la valuta Usa e passa di mano a 1,0792 dollari (1,080 in avvio e 1,0819 alla vigilia) mentre recuperao sulla divisa giapponese a 119,9315 yen (118,97 e 118,43), con il biglietto verde che vale 111,157 yen (110,12 e 109,80). In chiusura dei mercati europei, infine, è in rialzo il prezzo del petrolio: il contratto consegna Aprile sul Brent del Mare del Nord sale del 2,55% a 59,22 dollari al barile e quello di pari scadenza sul Wti guadagna +2,31% a 53,5 dollari al barile. Intanto, l’oro si mantiene sopra i 1.600 dollari l’oncia.
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