Coronavirus, morti due passeggeri della Diamond Princess in Giappone
Dopo essere partito martedì sera da Ciampino, è arrivato in Giappone l’aereo Falcon con il team medico incaricato di sottoporre gli italiani ai test per escludere l’infezione. Nello staff inviato anche due medici dello Spallanzani di Roma, un’anestesista e un’infettivologa. Chi risulterà negativo ai controlli potrà sbarcare nelle prossime ore per rientrare a casa in serata con un secondo aereo, un Boeing dell’Aeronautica Militare partito mercoledì sera dall’Italia. Il volo dovrebbe riportare in patria, oltre a una trentina di italiani, anche 27 cittadini di altri Paesi dell’Unione europea. Bruxelles ha attivato il meccanismo di protezione civile per cofinanziare i voli italiani.
Una volta atterrati all’aeroporto militare di Pratica di Mare, i passeggeri saranno sottoposti alla consueta quarantena di 14 giorni, il periodo ritenuto necessario dai medici per escludere del tutto la presenza della malattia. Per i primi giorni saranno trattenuti nella stessa struttura militare di Pomezia, poi saranno trasferiti al centro olimpico della Cecchignola.
Un volo speciale per l’italiano contagiato – Un terzo volo dovrebbe partire in un momento successivo per riportare a casa il passeggero italiano risultato contagiato dal virus a bordo della Diamond Princess. Si tratterà di un aereo di biocontenimento, stessa tipologia di quello impiegato per riportare a casa nei giorni scorsi Niccolò, il diciassettenne friulano che era rimasto bloccato a Wuhan. Se dagli screening medici sulla nave dovessero risultare altre persone contagiate, anche loro saranno riportate a casa con lo stesso volo.
Resta a bordo il comandante italiano – A bordo resteranno invece sicuramente cinque italiani membri dell’equipaggio, tra cui il comandante Gennaro Arma. Una volta sbarcati tutti i passeggeri, anche per loro scatterà una quarantena di 14 giorni nelle cabine della nave.
Governo australiano sovvenziona ricerca vaccino – Il governo australiano ha annunciato un programma di sovvenzioni da due milioni di dollari (1,25 milioni di euro) a sostegno del lavoro dei più qualificati ricercatori del paese per sviluppare un vaccino contro il nuovo coronavirus. Il programma è stato annunciato dal ministro della Sanità Greg Hunt nella sede del Peter Doherty Institute di Melbourne, dove gli esperti sono stati i primi a coltivare il virus in laboratorio fuori della Cina.
TGCOM
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