Gb, accoltellato muezzin in una moschea di Londra: un arresto
Un video amatoriale, subito diffuso su Internet, mostra le fasi del fermo del presunto aggressore, un bianco, a quanto si vede, ammanettato dagli agenti dopo una breve colluttazione. La moschea di Regent’s Park è la più grande della Gran Bretagna e può contenere fino a 5.000 persone. Al momento dell’accoltellamento vi erano riuniti in preghiera circa 300 fedeli.
Testimone: “L’aggressore pregava, poi ha attacco il muezzin” Secondo un testimone presente in moschea al momento dell’accoltellamento, il59enne Abi Watik, l’aggressore non era uno sconosciuto ed era stato visto frequentare regolarmente il luogo di culto negli ultimi sei mesi. “Anche oggi era in preghiera dietro il muezzin – ha detto Watik -, quando improvvisamente lo ha attaccato. Ha aspettato l’inizio della preghiera ed è rimasto in silenzio per tutto il tempo dell’aggressione”.
Johnson condanna “l’orribile attacco” Immediata è arrivata la condanna di Boris Johnson. “Sono profondamente rattristato dell’attacco alla London Central Mosque. E’ davvero orribile che sia accaduto, specie in un luogo di preghiera; il mio pensiero va alla vittima e a tutte le persone colpite”.
La comunità islamica: “Siamo nel mirino” Intanto i rappresentanti della comunità islamica britannica denunciano il moltiplicarsi di episodi di islamofobia e aggressione vera e propria contro i fedeli. E lamentano un’attenzione insufficiente del governo. “La comunità si sente presa di mira da tempo”, ha detto alla Bbc Miqdaad Versi, del British Muslim Council, ricordando il precedente dell’attentato terroristico anti-islamico compiuto da un estremista bianco nel 2017 di fronte alla moschea di Finsbury Park, sempre a Londra.
TGCOM
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