Un clic e ti intercettano il telefono. Ecco come agiranno i trojan

Giuseppe De Lorenzo

L’infezione avviene così: al vostro cellulare arriva una mail, un messaggio, un aggiornamento o un link da cliccare. Pensate sia innocuo, invece è un “cavallo di Troia” che permetterà a un virus di infettare il vostro dispositivo (cellulare, computer, tablet) e di metterlo a “disposizione” di un magistrato.

Dopo l’approvazione alla fiducia sul dl Intercettazioni, si avvicina il via libera alla nuova pratica investigativa con l’utilizzo dei “captatori informatici”: i cosiddetti trojan.Il loro impiego è previsto dal decreto legge 216 del 2019, approvato oggi al Senato e ora in viaggio verso Montecitorio per l’ok definitivo in vista dell’entrata in vigore di maggio. Nella recente guerra contro il premier Conte, Renzi si era detto contrario aizzando i litigi nella maggioranza. Ma poi ha ceduto il passo, dando mandato ai suoi di votare la fiducia (senza però presentarsi personalmente in Aula) e tutto è filato liscio.

L’uso dei trojan era già stato normato dalla riforma Orlando del 2017 e il decreto firmato dal ministro Bonafede non ha fatto altro che ampliarne il campo di applicazione sulla scia della legge “Spazzacorrotti”. Oltre ai già previsti reati per mafia e terrorismo, la legge prevede l’utilizzo dei trojan anche per i crimini dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione.

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