La tattica dello «stop and go». Renzi ai suoi: sarà bello fare opposizione
È mattina presto quando Matteo Renzi confessa a un gruppetto di senatori: «Il mio sogno sarebbe di lasciare la maggioranza e mettermi all’opposizione…vediamo come finisce». Nel frattempo nei corridoi di palazzo Madama si rincorrono le voci di prossime defezioni da Italia viva. Dal Nazareno, però, parte questo input: «Silenzio, più se ne parla, più non si muoveranno mai». Renzi, dopo aver disertato il voto di fiducia sulle intercettazioni, fa spallucce rispetto a queste ventilate fuoriuscite e celia così: «Figuriamoci, piuttosto posso decidere io di lasciar andare via qualcuno in modo che non ci sia la crisi».
Già, la crisi. Dopo tanti «stop and go» mai come ieri è sembrata vicina. Renzi con i suoi ha delineato un percorso che può sfociare in una rottura in anticipo sui tempi da lui stesso indicati a Porta a Porta. Lì aveva parlato di Pasqua, ieri pomeriggio, invece, con i fedelissimi, si è dato una settimana. Al 99 per cento lasceremo la maggioranza, è stato il succo del suo ragionamento. «Comunque – ha spiegato ai suoi – comunicherò la nostra decisione a Conte». Che a quel punto potrebbe andare in Parlamento, la settimana dopo, senza Bellanova e Bonetti ai banchi del governo.
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