Coronavirus, primo morto italiano: è uno dei due pazienti del Veneto. Aveva 78 anni, è deceduto a Padova
I due anziani e il bar
Nelle stesse ore in cui il ministro della Salute, Roberto Speranza, volava a Milano per i primi contagi italiani,
il laboratorio di Microbiologia e virologia dell’Università di Padova
diagnosticava l’infezione in due anziani del posto, 67 e 78 anni, da
dieci giorni ricoverati all’ospedale di Schiavonia, tra Este e
Monselice, per quella che sembrava una grave influenza. Frequentavano
gli stessi due bar, ora chiusi con un’ordinanza del sindaco Giuliano
Martini, dove andavano a giocare a carte.
Quando i sintomi si sono aggravati sono stati sottoposti a tampone faringeo e nel pomeriggio di venerdì è arrivato il responso del test: positivo.
I
familiari sono in isolamento fiduciario domiciliare e sottoposti a
vigilanza quotidiana. Il governatore ha riunito nella sede dell’Usl
Euganea l’unità di crisi che, in collegamento con il
ministro Speranza e il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, ha
adottato varie misure. «L’ospedale di Schiavonia sarà chiuso e svuotato
in 5-6 giorni — ha detto Zaia —. Nessuno potrà entrare, né i ricoverati
saranno dimessi prima di essere stati sottoposti a tampone».
Altro contagiato in Veneto
E sempre in Veneto, nella mattina di sabato, si registra un altro caso di contagio da coronavirus. È un uomo di 67 anni, di Dolo, ricoverato ora in rianimazione a Padova. Il paziente è transitato dapprima al pronto soccorso di Mirano (Venezia), poi nella rianimazione di Dolo (Venezia), e, in seguito al peggioramento delle condizioni, è stato trasferito a Padova.
Tampone per 4200 persone
Per
creare un cordone sanitario attorno a Vo’ Euganeo, affronteranno il
tampone 4.200 persone. Per fornire un supporto logistico all’Usl, la
Regione ha creato una task force di medici e infermieri e la Protezione
civile sta allestendo un campo base a Schiavonia. «Se dovessimo avere
problemi di spazio potremmo appoggiarci alle scuole, che saranno vuote —
ha detto Zaia —. A ulteriore tutela dell’intera popolazione del Veneto,
il test per il coronavirus sarà esteso ai pazienti con gravi forme
influenzali».
Le misure in atto
Anche per le zone del Veneto dove risiedevano i due anziani scatteranno delle misure restrittive come quelle previste per il lodigiano. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza al termine della riunione alla protezione civile. «Siamo al lavoro per un’ulteriore ordinanza che sarà sottoscritta con la regione Veneto. L’obiettivo è contenere in aree geografiche limitate l’epidemia» ha spiegato il ministro sottolineando che i provvedimenti ricalcheranno quelli già attuati per i 10 comuni in provincia di Lodi. «Abbiamo preso tutte le misure e siamo disponibili a valutarne ulteriori, se necessarie». Così il premier Giuseppe Conte al termine della riunione straordinaria alla Protezione Civile. «Rassicuriamo tutta la popolazione – ha aggiunto – al momento abbiamo messo in quarantena tutte le persone che sono venute in contatto con i casi certificati positivi».
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