Coronavirus, contagio inarrestabile. Come difendersi: domande e risposte

di ANDREA BONZI

Roma, 22 febbraio 2020 – Non si ferma il Coronavirus in Italia. Il contagio prosegue inarrestabile, si registrano i primi morti. Secondo il virologo Francesco Menichetti siamo “all’inizio di una lunga emergenza”. Per limitare i rischi indossare la mascherina e tenersi lontani dai posti affollati. Ecco, di seguito, alcune domande (e risposte) per fronteggiare l’infezione.

Schede a cura di ANDREA BONZI

Con che velocità si diffonde il virus?

I contagi si stanno moltiplicando anche in Italia. L’epidemia del coronavirus, infatti, ha un valore di R0 compreso tra 2,5 e 2,8. “Questo significa – spiega il professor Francesco Menichetti, docente di Malattie infettive all’Università di Pisa – che ciascun infetto può generare circa 2-3 ulteriori soggetti infetti. L’obiettivo è impedire che questo succeda”. 

Inizialmente, le stime dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) calcolavano un potenziale di trasmissibilità R0 tra 1,4 e 3,8. Si tenga presente che un valore inferiore a 1 avrebbe significato che l’epidemia può essere contenuta. Ma come si può fare per fermare la moltiplicazione di casi? “In Cina hanno messo in quarantena 60 milioni di persone – continua Menichetti –, con un grande sforzo economico e sociale, l’Europa e l’Italia non possono essere da meno: chi è stato in Cina, non solo nell’area di Wuhan, ma in tutto il Paese, deve essere messo in quarantena. Qualunque sia la nazionalità. Bisogna che stiano a casa 14 giorni e contattino i servizi”. 

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