Isolati i focolai. Il decreto per contenere i contagi
L’Italia risulta essere quindi il Paese europeo con più contagiati. Ma il premier Conte va sulla difensiva per non essere accusato di poco controllo e poca vigilanza: “Abbiamo adottato una linea di massima precauzione. Siamo il paese che ha disposto il blocco dei voli da e per la Cina, e rigorosi controlli. L’accuratezza di questi controlli ha svelato i contagi. Da qui il numero di contagi elevati, stiamo effettuando tamponi su tamponi”.
Intanto tra i cittadini sale la preoccupazione, mentre il premier prova a rassicurare dicendo che “gli italiani non devono abbandonarsi a sentimenti di panico, devono fidarsi delle autorità sanitarie, politiche-amministrative”. Nello specifico, nell’area dei focolai, vengono adottate misure che limitano la circolazione: “Divieto di allontanamento dal Comune o dall’area interessata da parte di tutti gli individui comunque presenti nel comune o nell’area, divieto di accesso al Comune all’area interessata”. Misure restrittive anche perché, proprio mentre il Consiglio dei ministri approvava il decreto, una famiglia è scappata dalla quarantena e si diretta verso l’avellinese.
È stata disposta la sospensione delle attività lavorative, di manifestazioni pubbliche, di attività scolastiche. Insomma “ogni forma di riunione in un luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico”. Annullate anche le partite di calcio che si giocano in Lombardia e in Veneto: Inter-Sampdoria, Atalanta-Sassuolo e Verona-Cagliari.
Decisioni condivise con i leader dell’opposizione: “Ho avvertito l’esigenza, di fronte alle misure che abbiamo deliberato, di confrontarmi e di informare esponenti dell’opposizione. In questi casi non si può fare distinzione tra maggioranza ed opposizione”, dice Conte.
Intanto chi non rispetta le limitazioni rischia di incorrere nelle maglie della legge. “Disporremo presidi, controlli, abbiamo dato indicazioni alle forze dell’ordine. E se sarà necessario anche alle Forze armate. Ma io sono fiducioso che ne nascerà una forma di intensa collaborazione con le popolazioni locali”. A preoccupare però sono anche i risvolti economici, per questo nei prossimi giorni dovrebbe essere adottato un decreto a favore delle imprese.
Viene poi smentita, almeno per adesso, ogni ipotesi di sospensione del trattato di Schengen: “Allo stato attuale non ci sono i presupposti. Stiamo adottando misure nel segno dell’adeguatezza e proporzionalità. Senza tenere conto l’impatto devastante per l’economia: cosa vogliamo fare dell’Italia un lazzaretto?”. Lazzaretto che per adesso non è ma l’attenzione è altissima e il governo spera, con questo decreto, di tenere l’emergenza sotto controllo.
L’HUFFPOST
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