Il mistero di Boris Johnson che non sa leggere i discorsi troppo lunghi
dal nostro corrispondente ANTONELLO GUERRERA
LONDRA. A Westminster, c’è chi dice che a Downing Street oramai comandi la “sindrome da deficit di attenzione”. Perché Boris Johnson pare proprio come Donald Trump. Secondo il Sunday Times, non riuscirebbe a tenere l’attenzione per più di qualche minuto, soprattutto per quanto riguarda i documenti governativi più importanti e molto spesso noiosi. Eppure il premier britannico ha studiato a Eton, si è laureato a Oxford, sa l’Iliade a memoria in greco antico, come dimostra un video virale su Twitter risalente a quando era sindaco.
Tuttavia, a leggere le minute e i messaggi articolati e riservatissimi governativi, Johnson proprio non sembra farcela. Ecco perché, secondo il quotidiano londinese, lo staff del premier ha imposto a tutti i collaboratori e adviser di non scrivere testi più lunghi di quattro pagine destinati a Boris. Anzi, la misura ideale è due pagine A4, scritte peraltro nella maniera più semplice possibile. Altrimenti, Dominic Cummings si arrabbia: il “rasputin” o “Bannon” di Boris già avrebbe fatto delle scenate terribili a tutti gli scriventi autori di testi troppo complessi per il “Re Boris”.
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