Ascolta fino a dieci
di Massimo Gramellini
C’è un virus nell’aria che non se ne andrà tanto in fretta come quell’altro ed è l’incomunicabilità tra gli esseri umani. Ogni concetto che per esprimersi richieda più di tre parole viene distorto. O peste o raffreddore, o dentro uno scafandro o a baciarsi sulla bocca: la via di mezzo non è contemplata, perché la via di mezzo presuppone la capacità di accettare i compromessi, i dubbi e le tonalità di grigio che sono l’essenza della vita, senza pretendere che tutto sia sempre o bianco o nero e si risolva a colpi di slogan. Un primo passo potrebbe consistere nell’ascoltare fino in fondo le frasi altrui. Se, per esempio, uno scienziato annota che il coronavirus colpisce gli anziani malati più dei giovani sani non sta augurandosi una carneficina di nonni. Basta seguirlo per altri dieci secondi e si scoprirà che vuole solo rimarcare come un morbo che attacca in prevalenza le persone fragili sia meno letale di uno che manda al tappeto persino quelle toste. Dieci secondi di attenzione, troppa fatica.
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