Vincenzo Boccia (Confindustria): “Ci stiamo isolando”
“Ci hanno scritto i nostri colleghi tedeschi per sapere com’è la situazione in Italia. Ma come faccio a spiegare che non corrono rischi a venire da noi e che gli italiani devono poter viaggiare in tutto il mondo, se poi alcune regioni nel Paese chiudono ai lombardi? Anziché debellare il virus, rischiamo di debellarci da soli”. Non è d’accordo il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia con le misure adottate dal governo fin qui e lo dice in un’intervista al Corriere della sera nella quale critica l’irrazionalità delle risposte politiche al rischio di contagio da Covid-19.
Secondo il presidente degli industriali italiani, “questo non è il momento in cui una comunità nazionale si rinfaccia le sconfitte: è il momento di compattarsi nell’interesse generale e di denunciare i mali del Paese”, quindi quel che è necessario ora non è un piano di emergenza, bensì “e un piano di emergenza, ma un piano straordinario che compensi l’arretramento che arriverà”. Un piano antirecessione per non aspettare “di accorgerci tra un mese che le prenotazioni turistiche sono crollate o gli ordini dell’export flettono”.
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