Coronavirus, i tecnici alla Regione Lombardia: «Ecco perché servono le misure restrittive»
Vertice in Regione Lombardia alle 15.30 con i big dell’Infettivologia. Il governatore Attilio Fontana discuterà con la comunità scientifica i dati che ha sul tavolo: in base ai casi accertati la diffusione del virusè ancora circoscritta e l’incidenza è alta in alcune aree pari a circa al 4% della popolazione regionale. Il Coronavirus per il 90% dei pazienti è facilmente risolvibile, ma — si legge nel dossier dei tecnici lombardi — nel restante 10% dei casi, soprattutto se anziani o con un quadro clinico compromesso, richiede il passaggio in Terapia intensiva. Nelle zone ad alta incidenza gli ospedali (Codogno, Lodi, Cremona, Alzano) hanno dovuto affrontare situazioni emergenziali sia per l’elevato numero di casi, sia perché l’11% delle positività riguarda operatori sanitari — ricorda il documento —. Fino ad oggi il resto della rete ospedaliera è ancora in grado di dare risposta, ma se la situazione dovesse allargarsi il rischio è di default del sistema ospedaliero. Se la diffusione si estende, gli ospedali andranno in grave crisi non solo per i ricoveri da Coronavirus ma per tutti i pazienti, come già sta succedendo all’ospedale di Cremona. Infatti, sono numerose le patologie che richiedono il ricorso alle cure intensive — viene rimarcato nel report —, ma i posti disponibili sono limitati.
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