L’Italia dell’ansia: supermercati svuotati e alberghi vuoti
L’ansia da coronavirus continua ad avere il suo impatto sull’economia italiana, in forme diverse. Il settore turistico sta soffrendo particolarmente del panico da contagio. “Ho incontrato i rappresentanti del mondo del turismo, del cinema e dello spettacolo. Il più colpito è quello del turismo con un crollo delle prenotazioni nelle strutture alberghiere, fino al 70%, che colpisce anche aree distanti dalla zona rossa”, ha spiegato Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, durante una conferenza stampa.
L’emblema dell’ansia da contagio è il fatto che le vendite degli ipermercati e dei supermercati al Nord stanno registrando un picco molto alto, in base ai dati Nielsen. La scorsa domenica, i punti vendita hanno registrato un +73% complessivo, rispetto allo stesso giorno del 2019. Secondo i dati, in Lombardia l’aumento è dell′87%, con punte ancora più alte nelle provincie: in quella di Lecco c’è stato un +109%, in quella di Bergamo 106%, Monza Brianza del 97% e Milano del 93%. Per quanto riguarda i prodotti, l’incremento più significativo è quello del comparto parafarmaceutico (+112%).
Nonostante non si raggiungano i livelli lombardi, anche il Veneto ha registrato un incremento delle vendite da parte di iper e supermercati: +41,6%, con il picco più alto a Verona (+66%).
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