#reazionecreativa alla paura
Non siamo un Paese che ha paura. Non l’abbiamo mai avuta e ci riscopriamo Nazione proprio davanti alle difficoltà. Il Coronavirus è arrivato, ha provato a cambiare le nostre vite, ma dopo qualche giorno di smarrirmento, l’Italia profonda, quella vera, ha deciso di rimboccarsi le maniche e di dar voce alla sua “reazione creativa”.
In questo nostro speciale, “Reazione creativa al Coronavirus” , ci siamo presi il compito di dar voce all’Italia produttiva, quella che non resta a guardare, quella che mette da parte la paura e affronta uno scenario inedito come quello che ci sta coinvolgendo in questi giorni e in queste settimane. Farmacisti che producono il gel igienizzante per regalarlo a chi, in preda alla psicosi, non lo trova nei supermercati, produttori di vino che incitano i dipendenti ad affollare i ristoranti la sera o insegnanti che hanno scoperto le lezioni online tra chat e videochiamate.
IlGiornale.it ha deciso, con una presa di posizione chiara e forte, di raccontare il Paese, questo Paese che sa ritrovarsi e darsi una mano (nei tempi dell’egoismo) con discrezione, senza fare rumore. E proprio senza far rumore a volte appare un sorriso. Un sorriso strappato ad esempio sui social che in queste ore sono letteralmente sommersi da “meme” o “vignette” ironiche che cambiano il normale mood della paura. C’è anche Morgan che con mascherina sul viso canta all’Ariston le “brutte infezioni” al Bugo di turno.
Pages: 1 2