Coronavirus, i voli cancellati e modificati dalle compagnie aeree: l’elenco completo

di Leonard Berberi

Coronavirus, i voli cancellati e modificati dalle compagnie aeree: l'elenco completo

Il primo bilancio nel trasporto aereo è peggio del previsto. A causa del coronavirus «un vettore ha subìto una riduzione del 26% in tutte le richieste rispetto all’anno scorso» e un altro «vettore “primario” riporta le prenotazioni per l’Italia in calo del 108% con il crollo delle prenotazioni a zero e l’aumento dei rimborsi». A sostenerlo è la Iata, l’associazione internazionale delle compagnie aeree (ne riunisce 300), che nel suo documento del 2 marzo lancia l’allarme. Anche perché l’organizzazione certificato quanto anticipato dal Corriere lunedì 24 febbraio: l’aumento vertiginoso dei «no show», cioè dei viaggiatori che prenotano e non si presentano all’imbarco. «Diversi vettori — spiega la Iata — hanno calcolato il 50% di “no show” in diversi mercati». Insomma: la metà non si è presentata.

Le misure

L’emergenza coronavirus nel Nord Italia — entrata alla sua seconda settimana — spinge, ultimo in ordine di tempo, pure il gruppo Lufthansa a tagliare decine di voli nel nostro Paese per il mese di marzo e in alcuni casi fino al termine di aprile. Il colosso tedesco dei cieli — che comprende anche Swiss, Austrian Airlines, Brussels Airlines, Eurowings — conferma in una nota che ridurrà le frequenze su diverse città italiane «per adattare la sua offerta al cambio della domanda». Gli aeroporti coinvolti — per quanto riguarda i voli operati dal vettore Lufthansa — sono quelli di Milano, Venezia, Roma, Torino, Verona, Bologna, Ancona e Pisa.

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