Coronavirus, in Cina contagi al minimo. In Usa 100 casi e polemiche su falla nei controlli
Allarme crescente in Corea del Sud
Al contrario, la Corea del Sud ha riportato 600 nuovi casi di
coronavirus, portando il totale delle infezioni a 4.812, con un
allarmante incremento a Daegu, la città dove ha sede la Chiesa di Gesù
Shincheonji, rivelatasi il vero focolaio dell’epidemia. In base ai dati
aggiornati del Korea Centers for Disease Control and Prevention (Kcdc)
ricontati e riorganizzati per data, ci sono anche tre morti ufficiali in
più per un totale di 28 decessi.
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Coronavirus, “Il mio viaggio da Pechino a Roma senza nessun (vero) controllo
di FILIPPO SANTELLI
“La crisi nella città di Daegu e nella provincia del Nord Gyeongsang ha
raggiunto il suo picco – ha detto il presidente sudcoreano Moon Jae-in,
citato dall’agenzia di stampa Yonhap – e tutto il Paese è entrato in
guerra contro la malattia contagiosa”. Moon ha annunciato nuovi fondi
per 25 miliardi di dollari per rispondere all’epidemia di Covid-19.
Gli esperti Oms in Iran
Nel frattempo è arrivato in Iran il team di esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per aiutare il Paese a contrastare l’epidemia di coronavirus. Ad oggi in Iran sono stati registrati 1.501 casi, compresi 66 decessi.
In Usa oltre 100 casi, polemica su falla nei controlli
dei contagi negli Usa mentre le vittime sono 6. Lo hanno reso noto i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), segnalato che in 48 casi si tratta di contagiati all’estero e rimpatriati. Mentre il governatore del Texas, Greg Abbott è insorto contro i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) per aver dimesso una pazienta alla fine risultata positiva al test del coronavirus. Si tratta di una donna che era stata evacuata da Wuhan, in Cina, e trasportata nella base aerea di Lackland a San Antonio. “Sembra essere un caso di negligenza il fatto di aver consentito a questa persona di lasciare il Texas Center for Infectious Diseases”, ha tuonato Abbott durante una conferenza stampa. Con l’aumentare dei casi, i Cdc sono stati criticati per i sistemi di test adottati.
Twitter chiede ai dipendenti di lavorare da casa
Decisione del social network per contenere la diffusione del coronavirus. “A partire da oggi, incoraggiamo con forza tutti i dipendenti, a livello globale, a lavorare da casa se ne hanno la possibilità”, ha scritto sul blog ufficiale del social media la responsabile delle risorse umane, Jennifer Christie. La richiesta è obbligatoria per i lavoratori di Twitter a Hong Kong, Giappone e Corea del Sud.
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