Elezioni Israele, la vittoria di Netanyahu: “Un successo gigantesco”
Israele, Netanyahu trionfa alle primarie con il 72% dei voti: resta leader del Likud
Ieri notte Netanyahu ha detto ai suoi sostenitori che il successo
elettorale va attribuito in buona parte ai successi diplomatici che lui
ha messo in fila di recente. Il più importante è di sicuro il “Piano del
secolo” che ha concordato con il presidente americano Donald Trump,
in base al quale presto Israele potrebbe iniziare ad annettersi parte
dei territori palestinesi. Netanyahu ha aggiunto che “abbiamo sviluppato
legami con diversi leader del mondo, fra cui dirigenti di Paesi
islamici ed arabi. Oman, Sudan e Ciad sono solo alcuni di loro”.
Nelle precedenti elezioni di settembre il Likud si era fermato a 33
seggi, mentre Blu e Bianco ne aveva raggiunti 32: un sostanziale
pareggio che aveva fatto credere a tutti che adesso lo sfidante Benny
Gantz sarebbe stato in grado di superare il premier in procinto di
entrare nelle aule di tribunale. Questo del processo penale sarà il
prossimo ostacolo: secondo molte voci, Netanyahu potrebbe formare
rapidamente un governo, per procedere poi alla sostituzione del
procuratore generale Avichai Mandelblit, l’uomo che con
rispetto inflessibile della legge prima lo ha indagato e poi ha deciso
di portarlo a processo. Il governo ha il potere di decidere chi sarà il
nuovo procuratore, e di sicuro Bibi sarà tentato di individuare qualcuno
che nelle aule di tribunale non gli sia così ostile come Mandelblit.
Elezioni Israele, Benny Gantz ammette la sconfitta contro Netanyahu
dalla nostra inviata FRANCESCA CAFERRI
REP.IT
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