Coronavirus, il governo: «Scuole chiuse in tutta Italia? Se ce lo chiedono gli scienziati non è escluso»
di Marco Galluzzo, Monica Guerzoni
Giuseppe Conte
ROMA A Palazzo Chigi si cammina su
un piano inclinato, cercando di restare in equilibrio tra la
preoccupazione per i nuovi dati sul coronavirus, la speranza che
l’epidemia raggiunga quanto prima il picco e l’allarme della comunità
scientifica su una possibile estensione del contagio.
Sul tavolo, con le nuove regole sanitarie e le misure per prevenire un violento contraccolpo sull’economia, anche il rinvio del referendum sul taglio dei parlamentari.
La decisione ancora non è presa, ma si fa sempre più concreta l’ipotesi
di uno slittamento. Se così sarà, la consultazione verrà molto
probabilmente accorpata alle elezioni regionali di maggio.
Anche di questo Conte, che stamattina vedrà i ministri, ha parlato con i rappresentanti delle forze politiche, chiamati a Palazzo Chigi per un confronto sull’emergenza sanitaria. Non siamo alla pandemia, ma i numeri dei morti e dei nuovi contagi dicono che il Paese deve essere pronto. La priorità è potenziare gli ospedali e scongiurare il collasso del sistema sanitario nazionale.
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