La fine della globalizzazione, il cigno rosso che cambierà il nostro mondo
Lo predicava già Trump lanciando la guerra dei dazi e chiedendo alla Wto il riesame delle modalità di adesione della Cina. Ovvio che per un «riequilibrio» si debbano anche superare le resistenze delle multinazionali e delle élite finanziarie. Nel frattempo gli analisti si scuotono dai bagliori di Shanghai e riscoprono il buio dell’immenso hinterland. 200 milioni di ’ricchi’ sulla costa. 1,2 miliardi di poveri nell’interno. Reddito pro capite sui sette mila dollari l’anno. Se il mercato globale si restringesse, a chi vendere il made in China in eccesso?
QN.NET
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