Coronavirus, posso usare i mezzi pubblici? Bloccare i voli è servito? Domande e risposte
«Cinquanta domande sul coronavirus, gli esperti rispondono» nasce prima di tutto da un dibattito al Corriere della Sera: in un’epoca di informazione 24 ore su 24, in cui il Covid-19 ci viene raccontato in tempo reale con notizie di cronaca, decisioni delle autorità politiche e pareri degli scienziati, un volume può aggiungere qualcosa di utile per i lettori o rischia di nascere già vecchio? Siamo arrivati a una conclusione: proprio nell’era del bombardamento mediatico può essere d’aiuto avere punti fermi. In un manuale di pronta consultazione. Non c’è la pretesa di fornire risposte inedite, ma c’è l’ambizione di farcele dare da autorevoli esperti per tracciare un quadro completo del fenomeno. Le sezioni del volume sono sette, ognuna per uno dei principali temi.
1) I mezzi pubblici sono pericolosi?
Michele A. Riva, esperto di prevenzione e storico della Medicina all’Università Milano-Bicocca, parlandoci di prevenzione, spiega come le nostre azioni di tutti i giorni siano importanti per proteggere noi stessi ed evitare di contagiare gli altri: «In una grande città metropolitana, il tasso di trasmissione del virus è fino a sei volte maggiore tra coloro che utilizzano i mezzi pubblici. Meglio viaggiare al di fuori degli orari di punta».
2) Perché tra tutti quelli che contraggono il virus alcuni restano asintomatici e altri possono addirittura morire?
Sergio Harari, direttore della Pneumologia e della Medicina interna dell’ospedale San Giuseppe di Milano, risponde a tutte le domande cha abbiamo in testa sui sintomi del coronavirus: «Anziani, immunodepressi, portatori di malattie croniche cardio-vascolari o come il diabete hanno un rischio aumentato di sviluppare la malattia in forma severa. Ma si registrano casi di malattia anche grave in persone prima perfettamente sane, sportive, giovani. Le ragioni non sono ancora tutte note».
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