Coronavirus, nuove zone rosse in Lombardia: oggi si decide. Ipotesi estrema di Fontana di chiudere tutta la Regione
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di DANIELA SOLITO
Coronavirus, le notizie sui contagi in Lombardia
La metropoli è deserta, in gran parte
rassegnata a non uscire da casa. Nel fine settimana dovrebbe scadere la
prima quarantena imposta a dieci Comuni della “bassa” lodigiana: c’è chi
vorrebbe riaprire le fabbriche, ma revocare la “trincea” sembra
impossibile. E quello che dice il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori “In
questa situazione io rispetto le decisioni, obbedisco e non faccio
polemiche. Attendo le decisioni del Governo” – è un po’ l’idea generale
di ogni primo cittadino.
Nessuno ignora che a imporre ulteriori
restrizioni in Lombardia è la legge dei numeri. A ieri sera i casi erano
2.612 (su 13.556 tamponi effettuati), anche se ormai vengono sottoposti
al test solo i pazienti sintomatici. Negli ospedali regionali, i malati
ricoverati sono 1.931, 453 in più rispetto a giovedì. A questi, si
devono poi aggiungere i 309 pazienti ricoverati in terapia intensiva.
Per i controlli coronavirus ai detenuti in arrivo tendone della Protezione civile fuori dal carcere di San Vittore
Coronavirus in Lombardia, la situazione degli ospedali
Il sistema sanitario per ora regge, ma si
è deciso ieri di cambiare drasticamente la strategia. Tutti gli
ospedali si devono occupare dei malati di coronavirus, restando alcuni
poli dedicati alle emergenze non rinviabili, dai parti alla cardiologia,
fino all’oncologia. Anche i privati stanno collaborando con la sanità
pubblica. Il dato della Rianimazione è cruciale: se una settimana i
posti occupati erano 104, oggi sono triplicati. In aumento anche i
decessi: 135 in Lombardia, 37 in più sempre nell’arco di sole 24 ore.
“Stiamo aspettando le riflessioni che sta facendo il governo – osserva
Gallera – speriamo che siano abbastanza celeri”. Si attende infatti solo
la firma del premier Conte sul nuovo decreto, probabilmente oggi, per
capire quanta parte della Lombardia andrà in quarantena. La vita in
queste zone dovrà svolgersi secondo le norme dal decreto ministeriale
del 1 marzo scorso: divieto di accesso e allontanamento dal territorio,
sospensione di manifestazioni ed eventi di carattere culturale sportivo o
religioso, chiusura degli uffici pubblici e dei negozi, salvo quelli
essenziali.
Cronaca
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REP.IT
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