Il coronavirus spaventa gli Usa. Trump rassicura il Paese dove la salute è un lusso

8,3 miliardi di dollari per fermare il coronavirus: il presidente Usa Donald Trump ha firmato il pacchetto di misure approvato dal Congresso, ma l’America si scopre fragile di fronte a una minaccia che finora la Casa Bianca ha provato a minimizzare. Il piano prevede lo stanziamento di fondi alle agenzie sanitarie federali per l’acquisto di vaccini, test e potenziali cure. E offre aiuto agli stati e ai governi locali per prepararsi e rispondere all’emergenza. Trump avrebbe dovuto firmare il provvedimento al Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta, ma la visita è stata cancellata dalla Casa Bianca “per non interferire con la missione del centro di proteggere la salute degli americani”.

L’ultimo bollettino nazionale dice che i casi di coronavirus negli Stati Uniti sono adesso 230 distribuiti in 20 Stati. I più colpiti restano la California (48 casi e un morto), e lo stato di Washington (57 casi e 13 vittime). A New York al momento il numero dei pazienti positivi è pari a 22.

Il punto – secondo l’interpretazione di Politico.com – è che sull’emergenza coronavirus il presidente ha deliberatamente scelto di lasciare al suo vice, Mike Pence, il ruolo di salvatore, affidandogli il compito di guidare la task force anti Covid-19. Un compito difficile in qualunque Paese, ma particolarmente ostico in un Paese come gli Stati Uniti, con un sistema sanitario caratterizzato da pesanti squilibri e molto complesso dal punto di vista burocratico. Non sorprende, dunque, anche dal punto di vista elettorale, che The Donald provi a non esporsi troppo sull’emergenza coronavirus. Un’emergenza che però si sta facendo sempre più pressante anche negli Usa, con tre stati (California, Washington e Florida) che hanno dichiarato lo Stato d’emergenza e il numero dei contagiati che continua a salire.

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