Coronavirus e guerra del petrolio mandano le Borse ko, crolla Piazza Affari. Lo spread a 210 punti

MILANO – Ore 9:45. La tempesta perfetta sui mercati: non solo l’espansione del coronavirus in Italia ed Europa in genere, ma anche la guerra del petrolio aperta dal mancato accordo tra Opec e Russia sui tagli alla produzione di greggio per sostenere il prezzo del barile. Si annuncia un lunedì tremendo per le Borse occidentali: Piazza Affari affonda in avvio con -10,6% teorico, mentre lo spread tra Btp e Bund tedeschi sfiora i 220 punti base, dalla chiusura sotto 180 di venerdì scorso, poi cala sotto quota 210 con il rendimento dei decennali italiani sale all’1,25 per cento. In un messaggio che tenta di rassicurare, il Tesoro dice che si impegnerà “affinché venga approntato in tempi rapidi un pacchetto di misure dell’Unione Europea in coordinamento con l’intera comunità internazionale”.

Dei quaranta titoli che compongono il Ftse Mib, il listino principale della Borsa di Milano, solo Tenaris non riesce ancora ad entrare in contrattazione, per gli altri fioccano invece i ribassi in doppia cifra percentuale con Eni e Saipem che perdono oltre 20 punti. Nel resto d’Europa, Francoforte cede il 7%, Londra l’8,45% e Parigi cede il 6,42%.

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