Coronavirus Milano, rivolta al carcere di San Vittore: detenuti sul tetto
Sull’onda delle proteste avvenute in varie carceri d’Italia, dettate dalla sospensione dei colloqui con i familiari legati all’emergenza Covid-19, anche al carcere di San Vittore alcuni detenuti, una ventina, hanno scatenato una rivolta. Verso le 8 del mattino, nel terzo raggio, detto «La Nave», alcuni carcerati hanno danneggiato gli ambulatori mentre altri, raggiunto il tetto, hanno iniziato a bruciare oggetti. Sul posto gli agenti di polizia in assetto antisommossa. «Libertà, vogliamo la libertà», hanno urlato i detenuti sul tetto della casa circondariale, da cui si è alzata una colonna di fumo nero. Sul posto i pm Alberto Nobili e Gaetano Ruta, che stanno trattando con i detenuti.
Le strade attorno alle mura che circondano la casa di reclusione sono state chiuse al traffico e presidiate dalle forze dell’ordine. Dopo un primo momento di protesta sul tetto sono rimasti 14 detenuti: a quanto riferisce la polizia la rivolta è sotto controllo. Due i raggi del carcere che sono stati devastati. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco. Per contenere la rivolta è stato predisposto un servizio di ordine pubblico con uomini del Reparto mobile e volanti dell’Upg e del commissariato. Sul posto anche il dirigente del commissariato di Porta Genova. È stata inviata la polizia scientifica.
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