Galli: “Stop alla movida, chiudere tutto. O i giovani contageranno i nonni”
Cosa pensa dei blocchi di Lombardia e delle 14 province?
«Vorrei capire se questo nuovo atto apre davvero l’area rossa lombarda, quella del Lodigiano, uniformandola al resto della Regione in fatto di restrizioni. Sarebbe una solennissima corbelleria. A Codogno c’è stato il primo caso 16 giorni fa e non mi risulta che si possa dire che lì sia stata completata la fase di identificazione e isolamento di tutti i contatti».
L’altra sera molti se ne sono andati dal Nord appena hanno saputo della probabile chiusura.
«Prima di rendere noto il decreto bisognava definire come doveva essere gestito l’eventuale allontanamento delle persone dalla nuova quarantena. È stato un errore di comunicazione. Ci si poteva aspettare questa situazione. Nel Medioevo, quando scoppiava la peste, si diceva: “Scappa presto e lontano, torna tardi”. E così le epidemie si spostavano da una parte all’altra».
Quando queste persone arrivano in altre regioni dovranno mettersi in isolamento, però.
«Se sono scappate, non è detto che lo vogliano fare».
L’epidemia crescerà ancora?
«Quelli che abbiamo visto fino ad ora, sono soprattutto casi di persone contagiate prima del 21 febbraio, quando sono state fatte le prime diagnosi. Per capire come si metteranno le cose ci vorrà del tempo. Ma non ci dobbiamo meravigliare se ci sarà un ulteriore incremento significativo nei prossimi giorni. E noi speriamo di reggere».
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