La “bomba” del paziente zero? Perché arriva dalla Germania
Uno studio effettuato da un’équipe di ricercatori dell’Università Statale di Milano guidata dal professor Massimo Galli, direttore del reparto malattie infettive dell’ospedale Sacco, ha ricostruito il percorso del coronavirus in Italia.
Dal famoso “paziente 1” all’esplosione dei contagi a Codogno, dalla diffusione al resto della Lombardia fino all’estensione dell’epidemia in tutto il Paese: le tappe del Covid-19, in estrema sintesi, sono state queste. Il punto di partenza, come sottolinea Il Fatto Quotidiano, risale allo scorso 20 febbraio.
Quel giorno l’Italia ha il primo paziente infettato dal nuovo coronavirus. Il soggetto, un 38enne di Codogno, è ricoverato all’Ospedale Civico della cittadina lombarda. La domanda che si sono fatti gli esperti è una: come ha fatto il paziente 1 a contrarre il virus? Parte così la caccia al paziente 0. Sul tavolo diverse ipotesi: un cittadino cinese, un manager italiano rientrato dalla Cina o qualcuno proveniente dalla Germania o chissà chi altri.
Dalla Germania all’Italia
Lo studio del professor Galli contribuisce a fugare ogni dubbio. Secondo questa ricerca, l’ingresso del nuovo coronavirus in Italia risale al 25 gennaio. Il Covid-19 inizia a circolare sul nostro territorio proprio quel giorno. Lo fa partendo dall’area del Basso Lodigiano.
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