La Bce delude i mercati, Borse Ue a picco: Milano a -16,92%, peggiore chiusura di sempre. Vola lo spread. La Fed inietta 1.500 miliardi ma Wall Street perde il 10%: crollo record dal 1987

di FLAVIO BINI e RAFFAELE RICCIARDI

MILANO – È il giorno più difficile di sempre per la storia di Piazza Affari. A Milano l’indice Ftse Mib termina a -16,92%, peggiore risultato giornaliero che si sia mai registrato per la piazza finanziaria italiana. A pesare è ancora l’emergenza coronavirus, diventata pandemia per l’Oms, che ha portato Trump a chiudere i voli dal Vecchio continente. A rasserenare i mercati non bastano le misure messe in campo dalla Bce, che a differenza di quanto fatto da Bank of England e Fed ha scelto di lasciare invariati i tassi, ampliando però gli acquisti del programma di Quantitative Easing, con un piano di acquisti netti aggiuntivi di 120 miliardi di euro entro la fine dell’anno. Misure che non invertono il corso della giornata dei listini.

Coronavirus, Bruxelles pensa a stop al patto di stabilità. Bce: Qe da 120 miliardi e liquidità alle banche

dalla nostra inviata TONIA MASTROBUONI e di RAFFAELE RICCIARDI
Anzi, la Borsa di Milano peggiora nel pomeriggio insieme agli altri listini europei, che terminano tutti con pesantissimi ribassi. Londra arretra del 9,81%, Francoforte del 12,21% e Parigi dell’12,28%. Per l’indice StoxxEurope 600 la capitalizzazione in fumo è di 825 miliardi, 68 solo sul paniere principale milanese.

In grande sofferenza anche Wall Street, che recupera parzialmente solo dopo la chiusura degli scambi europei con la Fed che torna in campo. La Banca centrale Usa, che già ha tagliato i tassi nelle scorse settimane, ha annunciato operazioni sui pronto contro termine (Repo) per un valore di 1.500 miliardi di dollari tra oggi e domani. Una mossa a sorpresa”per affrontare le insolite perturbazioni dei mercati finanziari del Tesoro associate all’epidemia di coronavirus”. Notizia che risolleva solo in parte il Dow Jones, che dopo una iniziale risalita torna pesante e termina con un tracollo del 10 per cento: si tratta della peggior seduta dal lunedì nero del 1987 e del maggior calo di sempre in termini di punti assoluti: oltre 2.300 persi. Il Nasdaq cede il 9,43% e lo S&P500 il 9,5 per cento.

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