Coronavirus: come evitare il contagio attraverso i rifiuti

L’Istituto superiore di sanità, nelle suo documento di «Indicazioni ad interim per la gestione dei rifiuti urbani in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus Sars-Cov-2» scrive: «Si raccomanda agli Enti preposti di istituire un servizio dedicato di ritiro da parte di personale opportunamente addestrato». Abbiamo contattato la A2A che con la controllata Amsa gestisce la raccolta rifiuti di Milano città e di 14 comuni della Provincia e con la controllata Aprica gestisce la raccolta a Brescia, Bergamo, Como e alcuni paesi della provincia di Brescia e Bergamo. «Gli operatori che effettuano i servizi di raccolta differenziata – ci scrive l’Amsa – dispongono di tutti i dispositivi di protezione individuale necessari a svolgere l’attività, nel rispetto della vigente normativa in tema di salute e sicurezza sul lavoro, sono formati allo svolgimento dell’attività e informati circa tutti i rischi lavorativi connessi». La stesso dicasi per Linea Gestioni, che raccoglie i rifiuti nelle città e province di Lodi, Crema e Cremona. La modalità di raccolta, però, rimane la stessa. «Come gestori inoltre – spiega Linea Gestioni – non abbiamo informazioni sui nominativi di chi è in quarantena. Forse andrebbe sentito l’Iss». Rimane, quindi, un vuoto nella procedura: se la disposizione del ministero della Salute è quella che i malati e in quarantena di Covid-19 non escano di casa, chi va a ritirare i rifiuti fuori dalla porta? Chi ti porta la spesa a casa?

Le regole per tutti gli altri

Per tutti gli altri cambia poco.

17 marzo 2020 | 22:11

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