Il virus riscrive l’Europa
Divieto di ingresso nell’Ue da fuori Unione per almeno 30 giorni. Le regole del Patto di stabilità e crescita che sembrano avviate verso una lunga sospensione. Quelle sugli aiuti di Stato che verranno riviste per dare flessibilità ai paesi membri nella guerra al coronavirus. Covid-19 ha scavalcato le frontiere europee nemmeno un mese fa, arrivando di prepotenza in Italia, e già ha cambiato i connotati dell’Unione. Oggi altro vertice in videoconferenza dei 27 leader europei: accolte le proposte della Commissione, dai controlli alle frontiere a quelle economiche. Resta il problema dei dieci paesi che hanno chiuso anche le frontiere interne, di fatto sospendendo Schengen, il graffio finora più evidente del Covid-19 sul volto dell’Ue. E resta il nodo delle ulteriori misure economiche da adottare: Giuseppe Conte chiede i ‘Covid bond’. Angela Merkel frena.
Nella conferenza stampa finale accanto al presidente del Consiglio europeo Charles Michel, Ursula von der Leyen usa parole gravi.
“Da venerdì scorso”, giorno in cui la Commissione europea ha varato il pacchetto di supporto economico ai paesi membri, “la situazione è peggiorata. Questo è uno shock esterno che colpisce il mondo intero, non è mai successo prima e il nemico è un virus”.
Nei prossimi giorni, la Commissione europea presenterà al Consiglio una proposta per attivare la cosiddetta “clausola di salvaguardia generale” e sospendere il Patto di Stabilità e crescita. E inoltre la vicepresidente Margrethe Vestager metterà a punto una revisione delle regole sugli aiuti di Stato per dare maggiore flessibilità ai paesi membri.
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